Il Digital Economy and Society Index (DESI) è un indice introdotto dalla Commissione Europea nel 2014 per misurare i progressi dei Paesi europei in termini di digitalizzazione dell’economia e della società, al fine di convergere verso un unico mercato digitale. La pubblicazione dei dati 2022 evidenzia che, tra i 27 Stati membri, sono Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia a tirare la volata del digitale, davanti a Irlanda, Malta e Spagna. A registrare i punteggi più bassi sono Romania, Bulgaria e Grecia; la Francia è al dodicesimo posto, tra Slovenia e Germania, diciottesima l’Italia.
Anche i Paesi più digitali dell’Ue sperimentano carenze in settori chiave. Mentre la maggior parte degli stati membri progredisce nel proprio percorso di trasformazione digitale, resta bassa da parte delle imprese l’adozione di tecnologie digitali chiave, come l’intelligenza artificiale e i big data. Un contesto che richiede di intensificare gli sforzi per garantire la piena implementazione delle infrastrutture di connettività, in particolare del 5G, necessarie per servizi e applicazioni altamente innovativi. Sebbene poi, 500mila specialisti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) sono entrati nel mercato del lavoro tra il 2020 e il 2021, i 9 milioni presenti nell’Unione non sono sufficienti per colmare le carenze delle aziende. La Commissione spera che nel 2030 saranno 20 milioni.
La tendenza si riflette anche sull’Italia digitale che, però, risale la china e si piazza diciottesima nella speciale classifica annuale Ue, guadagnando altre due posizioni in un anno. I progressi, soprattutto su 5G e connettività sono i primi passi di un percorso che dovrebbe portare il Paese entro quattro anni tra quelli di testa dell’Ue grazie agli investimenti del Pnrr. Permangono tuttavia alcune carenze sulla copertura delle reti ad altissima capacità, compresa la fibra fino alla sede dell’utente, ancora molto indietro rispetto alla media Ue. Il 60% delle Pmi italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale; l’utilizzo di servizi cloud, in particolare, registra una considerevole crescita, ma è ancora molto limitata la diffusione di tecnologie cruciali come i big data e l’AI, in linea peraltro con il trend europeo.
Man mano che la digitalizzazione emerge sotto la spinta propulsiva della globalizzazione, della necessità di mitigare gli impatti ambientali, dei cambiamenti dei comportamenti sociali, è oggi indispensabile ricavare il meglio dalle tecnologie, dalla connettività, dai big data e dall’innovazione. Un contesto che vede Vem Solutions (azienda del Gruppo Viasat) in prima fila a supporto delle aziende e delle amministrazioni potendo disporre di un database telematico tra i più rilevanti a livello europeo, di un notevole background tecnico, di ambienti controllati, tecnologie all’avanguardia, layout e modelli organizzativi frutto di esperienze e ottimizzazione acquisite nel tempo.