L’intelligenza artificiale è oggi al centro del dibattito politico-economico. La Commissione Europea ha recentemente approvato la proposta di Regolamento per fissare un quadro normativo con l’obiettivo di dare il via libera, entro la primavera del 2024, alla prima legislazione al mondo a livello orizzontale e di ampio respiro sull’intelligenza artificiale. Questo per regolamentare uno degli aspetti più cruciali della gestione della doppia transizione digitale e verde dell’Unione Europea.
Secondo Anitec-Assinform, l’associazione che in Confindustria raggruppa le aziende Ict, in Italia il mercato dell’Intelligenza artificiale ha raggiunto nel 2022 un volume di circa 422 milioni di euro (+21,9%) e raggiungerà i 700 milioni nel 2025, con un tasso di crescita medio annuo del 22%. L’Intelligenza artificiale, insieme ad altri abilitatori del mercato (Digital Enabler) come ad esempio Cybersecurity, Big Data e Cloud, sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale.
Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, l’AI rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo i dati Istat del 2021, solo il 6,2% delle imprese ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea. In particolare, la percentuale di piccole imprese si attesta al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. Positivo però l’aumento che, secondo dati Ocse, continuano a registrare gli investimenti in capitale di rischio, la ricerca e il numero di talenti riferiti all’intelligenza artificiale, pur se, anche in questo caso, molto inferiori a paesi limitrofi come Germania o Francia. A tal proposito sarebbe vantaggioso cogliere questo momento e le opportunità del Pnrr per spingere l’acceleratore sull’innovazione, per recuperare punti di produttività, rafforzare le nostre filiere industriali e restare leader industriali nel mondo.
Gli investimenti negli abilitatori di trasformazione digitale, come l’Intelligenza Artificiale, sono vitali per l’innovazione, per sostenere la resilienza delle imprese e abilitare nuovi modelli di business nonché trasformare filiere ed ecosistemi in tutti i settori. Consentono alle imprese di conoscere e monitorare al meglio i processi e di produrre prodotti evoluti e con nuove funzionalità grazie a una profonda integrazione tra fisico e digitale. Lo sa bene Vem Solutios, azienda italiana, controllata da Elem Group, specializzata nella produzione di sistemi elettronici per mercati Automotive, Sports Car Racing, ICT, Industriale, delle Telecomunicazioni, della Difesa e Aerospaziale. La capacità di progettare, sviluppare e produrre hardware, firmware e software per soluzioni tecnologiche all’avanguardia nel campo dei sistemi elettronici e della telematica satellitare ha consentito un posizionamento strategico nei mercati di riferimento.