Una Smart City, oltre ad essere un centro urbano contraddistinto da tecnologie innovative e sostenibili, è anche una città con un livello molto basso di inquinamento. A livello mondiale, si stima che circa il 52% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra derivino “solo” dalle prime 25 città che compongono la classifica. A proporre questa classifica è lo studio “Smart cities e qualità dell’aria”, realizzato da Rome Business School, che fa parte di Planeta Formación y Universidades in collaborazione con Legambiente e Tscai.
Sulle “Top 25 città inquinanti nel mondo”, le prime 6 città con la peggiore qualità dell’aria sono cinesi: Handan, Shanghai, Suzhou, Dalian, Pechino e Tianjin. L’elenco è interrotto dal settimo posto di Mosca, ma poi riprende la lista di metropoli cinesi, con qualche eccezione (Bangkok 13esima, Instabul 14esima). Tokyo occupa il 23esimo posto. La prima metropoli occidentale si trova in fondo alla lista delle 25 ed è New York. L’Europa sembra cavarsela meglio: le più inquinate sono Francoforte, Atene e Berlino. La prima città italiana, al 52esimo posto, è Torino.
Affrontare il problema inquinamento è soprattutto una questione di tecnologia e organizzazione. Le città devono essere “smart” e possono diventarlo grazie all’intelligenza artificiale e ai dati. La connettività rende possibili nuovi modelli di business legati ad esempio al tema della mobilità, uno degli ambiti maggiormente impattati, che può essere condivisa, economica e sostenibile, integrata all’interno delle Smart City. Ogni oggetto può diventare un avamposto capace di raccogliere informazioni, dialogare con altri dispositivi e dare linfa ad analisi capaci di migliorare processi e servizi.
Attribuire un significato a questa ingente quantità di dati, generati a una velocità incredibile, non è certo un compito facile, ma è la vera forza di Vem Solutions (azienda del Gruppo Viasat). Quella di fornire servizi a valore aggiunto, attraverso la trasformazione dei dati raccolti mediante i dispositivi satellitari in informazioni che vengono, a loro volta, semplificate attraverso un processo di elaborazione e rese fruibili alle diverse amministrazioni italiane con cui già oggi collabora.