Era il 2002 quando Viasat, nata nel 1987 da un’idea geniale di Telespazio (ex Finmeccanica, oggi Leonardo) e divenuta una joint venture tra i due maggiori gruppi industriali del Paese, Seat del gruppo Telecom e Magneti Marelli del gruppo Fiat –, venne acquisita dalla Exefin, società fondata dal Presidente Domenico Petrone. Da quell’unione prese vita il Gruppo che conosciamo oggi, presente con proprie strutture tecnologiche e commerciali in 10 paesi (Italia, Spagna, Cile, Portogallo, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Polonia, Romania e Bulgaria) e, tramite i propri Partner, in più di 60 nazioni tra Europa, Africa, Medioriente e Sudamerica. Viasat è stata l’azienda che ha inventato, progettato e diffuso “il Primo, l’Originale, l’Antifurto Satellitare” che integrava per la prima volta, a livello mondiale, tre tecnologie innovative: GPS, GSM e MicroComputer. La nuova sede di Roma intende rappresentare un ponte tra il passato e il futuro dell’azienda e dell’omonimo Gruppo, iniziativa promossa e voluta da Marco Petrone, CEO di Exefin (holding di controllo di Viasat Group). Insomma, un cambiamento che segna un nuovo inizio ricco di entusiasmo, progetti e tecnologie innovative che dovranno proiettarci verso traguardi ancora più ambiziosi.
“Il percorso di evoluzione avviato negli ultimi anni, ora si chiama digital transformation” commenta Domenico Petrone, Presidente e CEO di Viasat Group. “È un processo di cambiamento radicale che vede protagoniste le imprese e il corretto utilizzo delle tecnologie digitali. La principale sfida è fare in modo che l’innovazione non sia più solo un concetto, ma una strategia precisa da mettere al centro di ogni processo, in particolare per quanto riguarda la logistica e la supply chain. La nuova mobilità sarà guidata dall’evoluzione delle tecnologie di bordo delle auto che saranno più ecologiche, ma anche equipaggiate con sistemi telematici sempre più sofisticati e capacità di offrire servizi personalizzati e a valore aggiunto per gli utenti”.