Nel 2021 il mercato dei Big Data Analytics ha raggiunto il valore di 2,011 miliardi di euro in aumento del 13%, dopo che nel 2020 la pandemia aveva fortemente rallentato gli investimenti in ambito gestione e analisi dei dati. La ripresa coinvolge tutti i settori merceologici, con investimenti in Data Management & Analytics in aumento di oltre il 10%. Assicurazioni, manifatturiero e telco & media sono i comparti che segnano la crescita più marcata. Sono questi i titoli della ricerca condotta dall’Osservatorio Big Data & Business Intelligence, School Management del Politecnico di Milano.
Nel 2021, il 44% delle Piccole e Medie Imprese ha investito in Analytics nel 2021 o prevede di farlo entro fine anno e un altro 44% ha dichiarato che la pandemia ha avuto un ruolo determinante nell’acquisire maggiore consapevolezza sulla necessità di valorizzare i dati a disposizione. Ancor di più che negli scorsi anni, si notano importanti differenze tra la maturità delle medie e delle piccole imprese: il 58% delle prime ha investito in risorse fisiche o umane di Analytics o prevede di farlo entro fine anno, contro il 41% delle piccole aziende. Rispetto al 2020, non ci sono stati progressi né per quanto riguarda le tipologie di analisi dati sviluppate né per la gestione organizzativa dell’analisi dei dati. Mentre è aumentato l’impegno sugli investimenti tecnologici, con circa un’azienda su due che afferma di aver lavorato per integrare i dati interni. La maggior parte delle PMI svolge oggi analisi predittive (62%), ma le sperimentazioni di Advanced Analytics sono presenti solo in una ristretta minoranza (14%). Un terzo del campione ha figure dedicate alla gestione dell’analisi dei dati nella funzione IT o distribuite nelle diverse funzioni aziendali, in particolare Data Analyst.
La gestione dei Data Analytics è da tempo prioritaria per i Chief Information Officer delle grandi organizzazioni, in Italia come a livello internazionale, e sta attirando un’attenzione crescente anche da parte delle istituzioni europee. Gli organi dell’Unione Europea stanno lavorando, anche in termini normativi su due ambiti d’interesse: la creazione di un mercato unico dei dati e lo sviluppo di una regolamentazione volta a ridurre i rischi di un utilizzo scorretto dei dati in applicazioni di analytics che richiedano impiego di intelligenza artificiale. L’obiettivo è arricchire il patrimonio informativo a disposizione di aziende e PA e cogliere le opportunità delle metodologie di analisi più innovative. L’Unione propone una “via europea” alla valorizzazione dei dati, basata su princìpi quali sovranità e interoperabilità dei dati, connubio tra algoritmi e intervento umano, governance dello sviluppo e dell’utilizzo degli algoritmi.
Nel contesto internazionale spicca l’attività di Vem Solutions, società del Gruppo Viasat, che grazie alla sua attività nel mercato LBS (LocalBasedServices), ha maturato negli anni un’importante esperienza nella gestione di un data base telematico oggi tra i più rilevanti e consistenti a livello europeo. Alimentato da sistemi informativi per la raccolta in tempo reale dei dati rilevati e trasmessi da appositi onboard unit, ha favorito un cambiamento dei processi decisionali in diversi settori dalla mobilità urbana, migliorandone l’efficienza e la trasparenza. La capacità di connettere in rete veicoli e infrastrutture, generando informazioni utili alla gestione della mobilità, contribuirà alla nascita di nuovi servizi innovativi con l’obiettivo anche di migliorare la qualità della vita nelle città.