I tempi della crisi dovuta alla pandemia secondo le imprese italiane si allungano, con il 56% che sostiene ci vorranno dai 18 mesi ai 2 anni. Ciò nonostante, 2 aziende su 3 vedono nel futuro più opportunità che rischi e, rispetto al 2020, non solo la gestione della cassa genera minore ansia, ma si risponde alla situazione con investimenti in innovazione su più fronti.
Questo il quadro sintetico che emerge dal secondo Osservatorio dedicato a imprese e Covid. L’attività d'indagine è stata condotta tra febbraio e marzo da Ipsos in collaborazione con partner chiave nei diversi settori: Adecco, Intesa San Paolo, Università Bicocca e Comitato Leonardo, ad Mirabilia.
Trend in miglioramento, anche se contenuto (rispettivamente +0,3 e +0,4 punti) per la salute delle piccole e medie imprese, mentre restano in forte difficoltà le microimprese. Ma cosa vuol dire stare meglio? Significa che rispetto a 6 mesi fa l’attenzione ai costi, pur rimanendo al primo posto nelle dichiarazioni degli intervistati, scende di ben 10 punti (pari al 48% degli intervistati) e la percentuale di aziende che si aspettano una crisi diffusa e gravi difficoltà si riduce di ben il 12% (pari al 26% degli intervistati). In questo contesto sembra rafforzarsi significativamente la consapevolezza delle aziende sulla necessità di imprimere un forte cambiamento al proprio modello di business. La voglia di investire in tecnologia e digitalizzazione cresce +21% (pari al 41% degli intervistati) e sono tre, in particolare, gli asset dell'innovazione su cui si punta:
1. Prodotti innovativi: +11% (pari al 52% degli intervistati) rispetto al 2020 le aziende che dichiarano di voler investire nel lancio di prodotti totalmente nuovi perché il mondo è cambiato. Prodotti basati sulle nuove dotazioni tecnologiche e rispondenti alla nuova realtà.
2. Apertura crescente all’eCommerce: aumenta il numero di aziende che si stanno attrezzando per la vendita online e soprattutto passa dal 28% al 36% il numero delle quelle che non ricorrono ai marketplace ma che sviluppano l’eCommerce sul proprio sito o attraverso canali controllati dall’azienda stessa.
3. Tensione alla sostenibilità: il 68% delle aziende intervistate dichiara di investire in sostenibilità, con aumento del +7% rispetto al 2020.
Nel dettaglio, le priorità per gli investimenti sono: incremento produttività (58% degli intervistati); digitalizzazione (53% degli intervistati); ricerca e innovazione di prodotto (40% degli intervistati); formazione personale (40% degli intervistati): pubblicità, marketing e comunicazione (33% degli intervistati); sostenibilità ed economia circolare (29% degli intervistati).
Tra le modalità scelte per l'innovazione si guarda a: rinforzo competenze interne (53% degli intervistati); aumento di ricerche di mercato 38% (degli intervistati); collaborazione con enti esterni all’azienda (37% degli intervistati); espansione e/o ampliamento verso paesi esteri a oggi marginali o assenti (23% degli intervistati); co-creazione con i clienti (22% degli intervistati); acquisizione di aziende innovative (18% degli intervistati); acquisto di licenze e brevetti (13% degli intervistati).
Il tema dell’innovazione è centrale di fronte a un mondo che cambia in modo estremamente veloce. In tal senso spicca l’attività della Vem Solutions, società italiana altamente specializzata che opera nella Ricerca e Sviluppo, nell'ingegnerizzazione dei sistemi e dei processi e nell'electronic manufacturing. La mission di Vem Solutions è di progettare, sviluppare e produrre dispositivi telematici e sensori intelligenti dotati di tecnologie IoT, piattaforme e servizi telematici per il mondo B2B/B2B2C e App per smartphone e tablet.
Vem Solutions propone queste soluzioni sia per le aziende del Gruppo Viasat sia per clienti terzi.